Trascorre spesso molto tempo da quando formuliamo dentro di noi un desiderio a quando, spesso dopo molte fatiche, riusciamo a intraprendere il cammino per realizzarlo. Si tende anzi a cercare lungamente segnali per indovinare o prevedere il futuro, lasciando in secondo piano la necessità di costruire nel presente, attraverso l’impegno e la pianificazione, le occasioni per realizzarlo.
Iniziare un nuovo percorso lavorativo, trovare nuovi impegni e amicizie dopo la pensione, farsi avanti con una persona che ci attrae, scegliere un posto dove vivere, capire cosa fare dopo gli studi, riflettere se fare spazio a un bambino nella coppia, sono solo alcuni dei temi che organizzano le esperienze di vita delle persone e rappresentano momenti di evoluzione nel ciclo di vita di ciascuno nel mondo.
Non è affatto scontato, inoltre, che tutti i sogni possano realizzarsi per impedimenti legati a noi stessi, come attori principali, ad altre persone o a condizioni avverse. Superato l’ostacolo del mettersi in moto, iniziando un’attività, magari a lungo desiderata, si lascia perdere o si è costretti ad abbandonarla, ritornando nella condizione di confusione iniziale circa come realizzare i propri sogni.
Riuscire a riconoscere i propri desideri e a confrontarsi con essi è però il primo passo per iniziare a trasformarli in qualcosa di concreto, accettando anche la fatica di affrontare le limitazioni legate alla realtà.
Lo psicologo e un breve ciclo di colloqui, anche con il sostegno del gruppo, può rappresentare uno spazio in cui definire un programma di sviluppo e cambiamento che ha lo scopo di far emergere desideri e punti di forza della persona, promuovendo elementi dinamici in grado di attivare processi di crescita.
Raccontare la propria storia , condividerne alcuni aspetti in un colloquio o all’interno di un gruppo accogliente e non giudicante, può contribuire alla ridefinizione del problema, aumentando la possibilità di considerarne le caratteristiche e le possibilità di evoluzioni da molteplici punti di vista.
Oltre a gestire momenti di crisi e di disagio, lo psicologo interviene con successo anche in contesti in cui è necessario favorire la consapevolezza personale e attivare risorse personali e relazionali incrementando la capacità di resistere ai fattori stressogeni e aumentando la self efficacy.
L’autoefficacia (self efficacy in inglese) è la capacità che abbiamo di organizzare, al fine di interpretare, elementi esterni “come va il mondo” e elementi interni “come mi giudico, mi sento” per orientare la nostra azione nella realtà.
Sentirsi inadeguati e incapaci, o del tutto impossibilitati da fattori esterni a dare una svolta alla propria vita, impedisce di avvicinarsi al cassetto dei nostri sogni e ci mantiene nella condizione attuale, dando l’impressione di immobilità che può generare ansia e disagio e emotivo.
Nel realizzare i propri sogni, i propri progetti la possibilità di percepirsi come agenti dotati di controllo, in grado di influenzare l’andamento delle cose e non come elementi regolati da fattori esterni e incontrollabili è un elemento centrale per definire l’impegno, la motivazione e la costanza con cui ci impegneremo in una situazione, determinando di conseguenza anche la nostra possibilità di riuscire.
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