Il Progetto Mamma Aprilia è un programma annuale gratuito di sensibilizzazione e prevenzione del disagio a beneficio delle famiglie e delle comunità del territorio pontino rispetto ai temi della gravidanza e della genitorialità, curato da Cafaro Alessandra, ostetrica, D’Apolito Laura Elke, psicologa, Guaramonti Paolo, psicologo, Sergio Tuccio, fotogiornalista
Al suo interno mi sto occupando di promuovere e gestire gruppi di genitori nelle fasi dell’attesa e dell’accoglienza di una nuova vita. Da questi momenti di condivisione e orientamento emerge un’evoluzione, a dispetto di attese culturali che vorrebbero fosse solo la madre ad occuparsi del bambino, verso una ripartizione dei compiti e della genitorialità, restituendo al papà il ruolo centrale che gli spetta.
Per guardare alle evoluzioni per i singoli e le coppie legate all’attesa e all’arrivo di un bambino possiamo partire dalla Teoria del ciclo di vita che mostra come i cambiamenti siano presenti in tutti le fasi dell’esistenza e all’interno dei sistemi relazionali, coppie, famiglie, istituzioni, che ci troviamo ad attraversare. Non si resta mai gli stessi, né la coppia può non mutare; al suo interno devono evolversi aspettative e ruoli per rendere possibile gestire i nuovi compiti.
Rispetto al passato sta cambiando, per molte coppie, il modello di sostentamento.
La condivisione delle storie tra le coppie del Progetto Mamma Aprilia mostra come per la maggior parte l’esperienza sia di un passaggio da modello male breadwinner, magari quello della loro famiglia di origine, in cui a lavorare era solo il papà, a modelli di sostentamento misti o in cui a lavorare è solo la donna. Il modello female breadwinner è più affermato in scandinavia, dove la condivisione delle responsabilità rispetto al neonato è riconosciuta e promosso da politiche sociali o occupazionali.
Un’altra area importante e riportata dai partecipanti nei confronti con il gruppo riguarda i problemi legati al tipo di residenza.
Alcune caratteristiche del territorio pontino, prossimo a Roma, ma con prezzi delle abitazioni più bassi, e ben collegato a zone industriali e luoghi di lavoro, sembrano implicate nella scelta delle coppie di costituire delle famiglie nucleari con residenza neolocale. La maggior parte delle coppie costituisce infatti dei nuclei conviventi formati dalla coppia e dal o dai figlio, scegliendo una casa nuova, spesso distante dai genitori di entrambi, e dovendo affrontare poi i carichi dei compiti di cura verso il neonato senza il sostegno delle proprie famiglie di origine.
In Occidente il modello di famiglia ancora più riconosciuto vede l’uomo impegnato all’esterno della famiglia nel lavoro e, di conseguenza, meno implicato nella gestione del bambino e culturalmente meno supportato nell’occuparsene.
Tradizionalmente il papà è a margini del periodo dell’allattamento, solo raramente sono riconosciute le funzione che assolve e ritiene, a torto, di non essere competente, lasciando cadere le incombenze sulla moglie. .
Le famiglie del Progetto Mamma Aprilia restituiscono una vitalità e un desiderio di condivisione dei ruoli genitoriali molto positivo e molto diverso dal senso comune. I papà sono partecipanti interessati e competenti, impegnati a fianco delle loro compagne, nella gestione del loro figlio, della casa e attivi mediatori di spazi per la coppia rispetto alle richieste dell’esterno, ad esempio quelle delle famiglie di origine o quelle lavorative, e dell’ interno, mostandosi in grado di occuparsi del neonato per restituire spazi per sé alla propria compagna.
In questo periodo di forte crisi, non solo economica, ma di pressoché ogni aspetto della nostra esperienza e dei servizi le coppie del Progetto Mamma Aprilia mostrano con i loro racconti un’immagine delle grandi capacità di questi genitori. In un panorama di contrazione dei sostegni e delle possibilità di aiuto si riesce spesso a costruire nuovi percorsi per affrontare questa sfida evolutiva per i singoli e la coppia.
Ai papà e al ruolo, declinato in varie forme e funzioni rispetto alla compagna e al neonato, è dedicata la prossima mostra, intitolata “l’Amore di Papà” che il fotografo Sergio Tuccio ha curato fotografando i papà partecipanti al Progetto Mamma Aprilia. Sarà visitabile gratuitamente sabato 16 Aprile, con inaugurazione alle ore 17,00, presso l’Ape d’oro di Aprilia, via Scilla 62. Ecco il link all’evento facebook.
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