Il percorso per la certificazione non è sempre semplice e lineare, ma una volta completato, non è finito l’iter che uno studente con DSA compie con la sua famiglia.

Il momento della consegna della relazione
La valutazione, in linea con le normative previste dalla Regione Lazio, prevede che il minore abbia incontrato, nel corso della consultazione, tre diverse figure; lo psicologo, per la valutazione cognitiva, il logopedista, per la valutazione degli apprendimenti e il neuropsichiatra per una vista di controllo sull’andamento dello sviluppo. Il momento della consegna della certificazione diagnostica per DSA è dunque molto importante e delicato. Si tratta infatti di restituire, in forma pensabile per il bambino e la sua famiglia, le molte informazioni ricavate nel corso dei test e dei colloqui. All’interno della prassi dell’équipe di Ariee Aps con cui collaboro, viene dedicato un incontro ad hoc nel corso del quale “traduciamo” in modo adeguato i termini tecnici inseriti nella valutazione. Bisogna inoltre illustrare adeguatamente anche la scelta degli strumenti, delle misure dispensative e delle strategie d’intervento. Da non sottovalutare l’importanza di mantenere questo spazio insaturo rispetto alle attribuzioni negative o colpevolizzanti che possono esserci da parte degli adulti verso il bambino o del minore verso sé stesso, senza contare l’importanza di tutelare questo momento rispetto a possibili discordanze tra genitori. Questo risulta molto importante anche rispetto a mantenere una buona motivazione e a non far ritrarre il bambino dagli impegni che abitualmente sostiene.
La consegna della relazione a scuola
Una volta ricevuta ed compresa nel colloquio con lo psicologo, i genitori dovranno consegnare la certificazione in segreteria e agli insegnanti di classe. Forniamo sempre due copie firmate in originale, in modo che una venga consegnata e una possa essere ugualmente portata in segreteria il giorno della consegna affinché anche su di essa venga inserito il numero di protocollo. I docenti scriveranno poi un PDP (Piano Didattico Personalizzato) come da disposizioni ministeriali.
Gli insegnati redigeranno il PDP attenendosi alle indicazioni consigliate e condividendolo con i professionisti che hanno in carico il bambino e con gli stessi genitori. Nel nostro lavoro Il PDP viene redatto dalle insegnanti e poi deve essere firmato dai genitori.
Dsa, come scegliere gli strumenti compensativi e le misure dispensative
La scelta degli strumenti compensativi e misure dispensative avviene nel corso dell’intero processo diagnostico e a valle dello stesso. Alcune indicazioni vengono riportate già sulla certificazione, ma diventano poi operative in un ambiente classe in cui le variabili sono molte e, di conseguenze, devono essere ripensate e monitorate “in corso d’opera”. Questo passaggio, qualora sia mancante, rischia di insterilire il potenziale trasformativo della relazione, finendo per far ricadere il PDP in un’autorizzazione “a fare meno” o a “ricevere più tutele”, senza che si lavori attraverso le difficoltà e confrontandosi con esse e con i progressi del bambino. La scelta degli strumenti e deve essere personalizzata, verificata dalle insegnanti e dai professionisti in uno scambio frequente e funzionale che vede al centro il benessere del bambino e della famiglia.
DSA, strumenti compensativi per le verifiche e suggerimenti per lo studio
Gli alunni con DSA hanno diritto a strumenti compensativi anche nelle situazioni di valutazione, come da disposizioni redatte nella certificazione e coerenti con le linee guida e i decreti ministeriali. Ad esempio, laddove il bambino avesse gravi difficoltà di lettura, si potrebbe valutare che l’insegnante legga il testo della consegna, oppure l’introduzione, dopo la terza classe della scuola primaria, che l’alunno abbia a disposizione un dispositivo dotato di sintesi vocale. Un’altra situazione, decisamente più comune, riguarda la concessione della calcolatrice per i calcoli: l’alunno infatti deve svolgere un problema attraverso il ragionamento e lo strumento compensativo non influenza, bensì permette, che possa completare la prova.
Risulta ugualmente importante, infine, anche prestare attenzione allo studio; è necessario seguire la personalizzazione anche in questa fase diffidando dall’apparente praticità delle mappe disponibili, talvolta a pagamento, sul web. Nella mia esperienza è centrale, per un apprendimento efficace, che sia il ragazzo a costruire le proprie mappe, lavorando magari un periodo sul proprio metodo per arrivare ad un’efficace costruzione delle stesse. Lo psicologo può riflettere insieme a tutor privati con cui la famiglia già è in contatto o suggerire persone adeguatamente formate nel tutoraggio per studenti in condizione di DSA.
Per qualsiasi chiarimento o richiesta di contatti, ecco di seguito i miei recapiti.