Emerge subito come, al giorno d’oggi le possibilità di scegliere quale istruzione superiore e universitaria o quale percorso lavorativo intraprendere siano molto aumentate rispetto al passato, tuttavia, a ben guardare, la possibilità di operare scelte è maggiore in tutte le fasi del ciclo di vita. 

Il bisogno di conoscere meglio le proprie caratteristiche, le proprie motivazioni, le proprie attitudini e trovare uno spazio in cui esplicitare queste consapevolezze senza giudizi per inquadrare al meglio un progetto formativo e professionale attraversa tutte le fasi del ciclo di vita. 

Quando si tratta di scegliere il percorso di istruzione secondaria di secondo grado il ragazzo ha di fronte una scelta a sé molto importante nell’indirizzare le sue capacità e le sue possibilità di realizzarsi e può capitare che tale decisione sia fonte di ansia, incomprensione e contrasti. Ugualmente possono generare difficoltà per il singolo e il sistema familiare le scelte legate all’università o alla ricerca di una professione. Non bisogna dimenticare inoltre tutte le situazioni connesse ai percorsi discontinui, bocciature, difficoltà nel conseguire un diploma o la laurea, cambi di percorsi accademici, frequenti uscite dal mercato del lavoro che espongono il ragazzo a frustrazioni tali da influire negativamente sulla motivazione, componente essenziale per impegnarsi nei progetti di vita.

Il bisogno di ristrutturare i propri obiettivi non è proprio soltanto degli anni della formazione o dell’adolescenza, attraversa anche fasi in cui tradizionalmente si riteneva che le scelte fossero state operate e si fossero ormai consolidate in percorsi di vita definiti. La flessibilità professionale, la gestione della transizione e dell’uscita dal mercato del lavoro, la pensione, altri passaggi di vita consegnano un’evidente necessità di orientamento anche per l’adulto, nell’ottica di promuovere il benessere del singolo e dei contesti attraverso la conoscenza delle potenzialità, delle aspettative e delle motivazioni.