L’inesorabile passaggio degli anni e il trascorrere del tempo viene da sempre indicato con l’aumentare dell’età cronologica della persona. La psicologia dell’invecchiamento ci fornisce però altri indici legati all’età per descrivere in modo più efficace lo stato fisico, psicologico, relazionale di una persona, in modo più accurato di quanto non facciano le sole misure cronologiche.
L’aumento della speranza di vita e l’esigenza di comprendere i cambiamenti legati all’età sono il motore che, a partire da alcuni anni, sta fornendo una spinta costante allo sviluppo di studi e applicazioni di cura in questo settore.
Guardando indietro negli ultimi decenni si scopre come, inizialmente, l’atteggiamento verso questa fase della vita riflettesse una concezione dell’invecchiamento e della vecchiaia come condizioni di difficoltà e deficitarie. Una successiva impostazione ha sottolineato le differenze tra prestazioni, capacità, vissuti, emozioni di gruppi di persone diversi per età; adulti vs anziani, anziani vs grandi vecchi. Attualmente invece la psicologia dell’invecchiamento assume la prospettiva del ciclo di vita come paradigma e guarda quindi ai cambiamenti che avvengono negli anni integrando punti di vista differenti e ponendo al centro la persona e i suoi vissuti.
Ormai è riconosciuto come l’invecchiamento non sia una malattia, superando quanto affermato anche in epoca romana da Terenzio, 160 a.C. senectute ipsa morbus est , e anzi sono state introdotte alcune distinzioni, relative, ad esempio, all’età
- età biologica (o del corpo) è un indicatore dello stato di salute e di funzionamento dell’organismo
- età psicologica è l’età soggettiva che ciascuno sente di avere e riflette la possibilità di usare in modo funzionale le proprie abilità cognitive, sociali, personali e relazionali per strutturare nuove esperienze.
- età sociale è determinata dal contesto sociale entro cui si colloca la persona per cui, ad esempio, un ricercatore universitario sarebbe considerato giovane a 40 anni mentre, alla stessa età, uno sportivo è considerato vecchio.
- età funzionale è legate alle competenze che la persona mostra di avere in determinati compiti.
L’invecchiare è sempre più considerato un processo complesso e la possibilità di considerare le età a partire da diversi vertici osservativi riflette questa evoluzione nel modo di studiare e di rapportarsi con persone anziane da considerare come portatrici di specifici bisogni e di altrettante competenze rispetto alle quali attuare processi inclusivi e per la promozione del benessere, nella vita del singolo come quella sociale.
Un’attenzione particolare può essere poi sviluppata, in una cornice in cui non si guarda all’invecchiamento come ad una patologia, ai processi riguardanti la prevenzione del disagio e la promozione del benessere di persone che affrontano patologie croniche, più frequenti con l’andare degli anni, e dei loro familiari.
Sul territorio di Aprilia, in collaborazione con la Farmacia Nencini, è attivo da Novembre uno sportello gratuito di sostegno psicologico rivolto a pazienti lungodegenti e loro familiari all’interno del quale potranno essere accolte richieste di informazioni e orientamento relative alla gestione di patologie degenerative e alla gestione delle terapie farmacologiche. I servizi potranno, successivamente al primo incontro gratuito, anche essere svolti presso il domicilio della persona. Per accedere al colloquio gratuito presso la farmacia è necessario prenotarsi al numero 06.92.70.40.00
A Roma, presso Il Filo Rosa – Studio Ostetrico, sarà possibile dal 18 al 23 settembre richiedere un check up gratuito delle funzioni cognitive nell’ambito delle attività della Settimana di Prevenzione dell’Invecchiamento Mentale 2017
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