Sono trascorsi pochi giorni dalla prima campanella, tempo di ripresa, ripassi e avvii di nuovi programmi per l’anno appena avviato. L’inizio di una nuova classe però consegna anche la misura di come il tempo trascorra in fretta, in particolari i mesi estivi, facendo approssimare momenti importanti e critici legati alle scelte dei cicli di istruzioni successivi o della ricerca del lavoro.
Gli studenti che si trovano a iniziare l’ultima classe del ciclo di Istruzione Secondaria di Primo grado, quelle che un tempo si chiamavano le “medie”, e quelli più grandi che affrontano gli ultimi due anni delle Scuole Secondarie di Secondo Grado, comunemente note come “superiori” si confrontano con le incertezze derivanti dal dover operare una scelta sul proprio futuro.
Seguire un amico, ascoltare il consiglio di un professore, assecondare il volere della famiglia, oppure scegliere in aperto contrasto con esso, sfidarsi con un percorso complesso o sceglierne uno meno difficile e più tranquillo….Quante influenze possono essere presenti nel difficile e dinamico percorso che determina le scelte.
Delle conseguenze negative di una scelta “obbligata”, diversa dal sentire del ragazzo ho parlato in questo articolo mentre in questo contributo vorrei concentrarmi maggiormente sulle possibilità che attualmente è possibile offrire. Bisogna ribaltare il senso comune che vede l’attività di orientamento come un “buon consiglio”, magari da seguire “perché lo ha formulato un dottore”, facendo emergere un paradigma in cui l’obiettivo è quello di rafforzare il ragazzo, fornendo nuovi strumenti e conoscenze su sé stesso e il suo modo di vivere la realtà.
L’approccio che adotto è basato su un breve ciclo di colloqui al cui centro si colloca la somministrazione tramite un coinvolgente sistema informatizzato di test che non mira a indovinare l’unica strada formativa o professionale giusta per il ragazzo, ma lo mette nelle condizioni di acquisire nuovi strumenti e operare riflessioni feconde sulla scelta che lo aspetta e a cui non potrà, al più tardi dopo gli esami di maturità o di licenza media, sottrarsi.
L’invito è quindi a non aspettare che l’ansia e la preoccupazione di dover scegliere per l’avvicinarsi di una data siano diventate incontrollabili fattori di confusione e ostacoli alla scelta, ma di di prendersi del tempo sin da queste prime settimane del nuovo anno scolastico per costruire competenze necessarie a scelte soddisfacenti e consapevoli, in grado di produrre benessere per il ragazzo e la sua famiglia.
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