La gestione del malato grave e del lungodegente è una realtà per un numero crescente di famiglie. L’invecchiamento della popolazione, il miglioramento delle cure e la possibilità di fornire assistenza all’interno del domicilio mettono di fronte un numero di persone sempre maggiore al lavoro di gestione del malato e alle sue implicazioni.
L’impegno costante del caregiver, colui che porta il peso dell’organizzazione delle cure e dell’assistenza come responsabile delle decisioni e della gestione dell’assistito, è centrale per il
benessere del malato e dell’intera famiglia.
I fattori di rischio per il benessere psico fisico del caregiver possono essere:
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l’isolamento sociale
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la scarsa conoscenza della malattia
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la ridotta disponibilità nelle relazioni sociali
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i sensi di colpa
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la tensione e l’affaticamento nella relazione
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la scarsa capacità di coping, cioè di comprensione e di gestione delle situazioni critiche
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l’alta emotività presente nei contesti in cui si affronta la sofferenza
Questi fattori e le numerose implicazioni psicologiche, relazionali ed emotive espongono il caregiver e la sua famiglia al rischio di burn out, vale a dire di esaurimento psicofisico. Valutare e prevenire questa condizione permette di offrire sollievo e sostegno alla persona nel suo lavoro di cura, migliorando indirettamente la condizione del malato e dell’intero sistema familiare.
Lo psicologo può svolgere un’azione importante nel sostegno e nel mantenimento della motivazione del caregiver, aumentando la consapevolezza emotiva e migliorandone le capacità comunicative e le conoscenze sulla patologia, sul suo manifestarsi e la sua evoluzione. La sua professionalità è utile per favorire l’integrazione multidisciplinare e il funzionamento dell’équipe che gestisce le azioni di cura. Lo psicologo fornisce inoltre strumenti per prevenire il burnout dei familiari e degli operatori, promuovendo momenti di ascolto e sostegno per gestire l’impatto emotivo delle difficoltà, contribuendo a individuare strategie per gestire i disturbi e le difficoltà del paziente.
Mi occupo sui territori di Aprilia e nella zona sud di Roma di sostegno psicologico rivolto a pazienti lungodegenti e loro familiari, creando spazi, anche a domicilio, all’interno dei quali potranno essere accolte richieste di informazioni e orientamento relative alla gestione di patologie degenerative e ai vissuti del caregiver e dei familiari. I
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